Il 12 giugno 1355, quando l’attività arborense lascia preludere l’imminente ripresa degli scontri armati, il sovrano aragonese scrive un memorandum diretto a Bernat de Cabrera e Artal de Pallars. In questa memoria Pietro suggerisce un maggior coinvolgimento della popolazione sarda e un minor utilizzo della repressione in modo da isolare politicamente il giudice arborense. A questo però doveva accompagnarsi il controllo dei punti strategici ed in particolar modo di alcune precise località tra le quali Sanluri (dove doveva essere trasportato del legname da utilizzare nella realizzazione del castello), San Gavino (per via del castello di Monreale), ma anche altre dell’iglesiente e della Marmilla. Secondo le intenzioni del sovrano gli abitanti di queste zone avrebbero dovuto fornire cereali e bestiame ai predetti castelli ed inoltre avrebbero dovuto giurare fedeltà ottenendo in cambio la grazia per il reato di cui si erano macchiati con la ribellione.
