IL castello di Monreale, che sicuramente fu uno dei più importanti del giudicato di Arborea per la sua particolare posizione geografica, in prossimità della linea di confine che divideva il giudicato cagliaritano da quello Arborense venne edificato in un periodo imprecisato ma antecedente al XII secolo.Infatti la sua costruzione deve farsi risalire al momento in cui la presenza ,poco dopo l’anno Mille, di elementi politici pisani e genovesi determinò nell’isola una situazione di competitività fra gli stati indigeni di Cagliari, Torres, Gallura e Arborea, nella quale la Sardegna era allora divisa.La conseguenza di queste tensioni politiche fu che le fortificazioni non vennero più costruite per la difesa dei litorali ma furono rivolte alla salvaguardia dei confini interni e il castello fortificato di Monreale risponde proprio a queste esigenze.Il colle fortificato di Monreale, in agro di Sardara, sorge sul sistema collinare omonimo e domina la piana del Campidano per largo tratto, dal golfo di Oristano allo stagno di Santa Gilla.
Il mastio, cioè il castello in senso stretto, occupa la sommità del colle più elevato (387 m sul livello del mare)e sovrasta con la sua mole pressoché quadrangolare il borgo cinto dalle mura difensive dotate di otto torri.
All’interno della struttura principale si individuano tre cortili situati (a differenti quote) in posizione centrale rispetto agli ambienti che si snodano lungo i tre lati settentrionale, Orientale e Meridionale.
Varie cisterne assicuravano una buona scorta di acqua anche in caso di lunghi assedi o periodi di siccità mentre due scale esterne in muratura permettevano di recarsi ai piani superiori.
Mentre dal mastio si conoscono ormai la planimetrie ed alcuni dati sulla vita dei suoi occupanti ( grazie agli scavi archeologici che sono stati svolti al suo interno a partire dal 1992) il borgo (che sarà oggetto di indagini archeologiche nel corso del 1999) rimane ancora poco definito per quanto riguarda sia l’organizzazione degli degli spazi sia le attività che vi svolgevano i burgensi.
La presenza del castello di Monreale (contrazione di Mons Regalis) in un punto di avvistamento cosi strategico per il controllo del territorio non stupisce anche perché il confine meridionale del giudicato d’Arborea passava ai piedi del colle e risaliva a nord est verso la Plassas ed a ovest verso Arcuentu, non a caso anche questa località sedi di fortilizi arborensi.
Le menzioni documentarie del castello di Monreale, stando alle fonti edite, compaiono a partire dall’anno 1309, quando il fortilizio risulta concesso dal Re Giacomo II d’Aragona a Mariano ed Andreotto de Bas, Giudici di Arborea, e per conto di questi amministrato dal comune di Pisa analogamente di quanto avviene per il castello di Las Plassas.
Nel 1324 si ha la prima attestazione dell’uso di Monreale quale residenza regale, come ci ricorda il documento relativo al soggiorno di Teresa d’ Enteca, moglie dell’infante Alfonso d’Aragona, nel castello arborense dopo la fuga da Villa di Chiesa (divenuta pericolosa sia per le attività belliche che per la diffusione rapida della malaria fra i soldati impegnati nel’ assedio della città. A conferma della vocazione non solo militare ma anche residenziale del castello rimangono numerosi documenti che ricordano il soggiorno della famiglia giudicale arborense fra le sue mura, sia per scampare a pericolosi complotti sia per approfittare delle benefiche acque termali della Vicina villa Abbas ( erede delle Aque Neapolitanae ) ricordate dagli storici antichi, sfruttate tutt’oggi per fini terapeutici.
Nel corso del secolo XIV Monreale costituisce un punto cardinale della politica e della strategia attuata dai Giudici d’Arborea nella Guerra contro i catalano Aragonesi: Il complesso fortificato viene utilizzato per accumulare provviste alimentari da sottrarre alla mano del nemico invasore poi come prigione del traditore Francesco Squinto, infine come rifugio delle truppe arborense guidate dal Visconte di Narbona sconfitte durante la battaglia di Sanluri dall’ esercito di Martino il giovane.
Abbiamo svariati documenti di archivio che attestano nomi di castellani e sotto castellani di Monreale fra il XIV e XV secolo e che registrano l’avvio di derrate alimentari alle truppe di stanza nel presidio militare (passato nel 1412 a far parte della contea di Quirra).
Nel 1470 il castello il castello viene riconquistato dall’erede degli Arborea, Leonardo di Alagon vincitore della battaglia di Uras, ma già otto anni dopo con la definitiva sconfitta di quest’ultimo presso Macomer, diventa di proprietà dei conti di Quirra.
Dott.ssa Francesca Carrada (archeologa)
